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Nel 2022, secondo lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI), gli Stati Uniti hanno riaffermato il loro status di principale esportatore di armi al mondo, con un volume di 14.515 milioni (nel Trend Indicator Value - TIV di SIPRI). Questa cifra è quasi cinque volte superiore a quella della Francia, che si è classificata seconda con 3.021 milioni, e ben oltre cinque volte quella della Russia (2.820).
Seguono Cina (2.017), Italia (1.825), Germania (1.510) e il Regno Unito (1.504), evidenziando una forte presenza europea tra i principali fornitori di armi.
Il commercio globale di armi è altamente concentrato: i primi 10 paesi rappresentano quasi tutte le esportazioni globali. In particolare, paesi come Israele, Spagna, Polonia e Turchia appaiono tra i primi 10, tutti sotto i 1.000 TIV ma con ruoli regionali sempre più importanti.
Oltre i primi 10, i volumi calano drasticamente: dalla Corea del Sud (209) alla Nigeria (3) e al Portogallo (2). Una chiara divisione separa le potenze globali delle armi dal resto.